Perché una GOLDEN LIST degli allevamenti che includa i soli capi genotipizzati? Per tanti buoni motivi:
- Per evidenziare chi sta INVESTENDO sulla genetica creando valore ai propri animali e al sistema zootecnico nazionale;
- Per permettere un confronto EQUO tra categorie di animali: oggi le differenze in termini di attendibilità del dato sono difficilmente confrontabili; infatti l’attendibilità del dato genomico è oltre il doppio rispetto ad un semplice EBV o Pedigree. Inoltre, i soggetti genotipizzati hanno la genelaogia confermata cosa che non è scontata per i soggetti non genotipizzati;
- Per i nuovi “pesi” del PFT, dove l’aumento della parte produttiva, contenente indici con una più alta variabilità e con un impatto maggiore del fenotipo, pone gli indici tradizionali su una scala differente rispetto ai genomici. Il fenotipo rimane comunque importante per valutare l’espressione del genotipo degli animali ma è indubbio che la genomica aiuta a individuare meglio la componente genetica rispetto a quella ambientale.
Questi sono i motivi alla base della GOLDEN LIST.
Crediamo che, con l'aumento delle genotipizzazioni, avrà presto senso pubblicare esclusivamente questa lista, come già avviene per vacche e manze. La GOLDEN LIST è, infatti, quella che meglio evidenzia i progressi genetici degli allevamenti e si basa su dati molto più attendibili.
Non si tratta di creare stalle di serie A e di serie B, ma di confrontare gruppi e allevamenti omogenei, permettendo a ciascuno di confrontarsi in modo veritiero con i propri colleghi. Le classifiche non devono servire solo a evidenziare i "più bravi", ma soprattutto a comprendere come si sta lavorando rispetto agli altri.